di Simona D’Agostino Reuter
Dal 20 luglio 2020 vengono introdotte importanti modifiche al regolamento Aim Italia, il mercato di Borsa Italiana dedicato alle Piccole e Medie Imprese (Pmi) dinamiche e competitive. Le modifiche ai regolamenti hanno l’obiettivo di consolidare alcune pratiche, indirizzarne altre e apportare innovazioni in linea con l’evoluzione del mercato.
Si inserisce un nuovo segmento riservato agli investitori professionali per facilitare l’ingresso alle Pmi che desiderano un accesso graduale al mercato, e a start-up e scale-up; viene rafforzato il ruolo del panel dei probiviri con riferimento alle Opa su strumenti finanziari negoziati su Aim Italia e vengono consolidati i presidi di trasparenza e governo societario.
Barbara Lunghi, Head of Primary Markets di Borsa Italiana, ha commentato: “AIM Italia sta vivendo una fase di crescita e sviluppo importante e le modifiche al regolamento riflettono la naturale evoluzione del mercato. Da un lato, si incoraggiano le PMI a valutare un accesso graduale al mercato dei capitali, anche a prescindere dalle finestre di mercato, e si facilita l’ingresso a start-up e scale-up che decidono di avvicinarsi alla Borsa per raccogliere capitali necessari al loro sviluppo. Dall’altro, vengono consolidati i presidi di trasparenza e corporate governance”.
In particolare, l’Avviso di Borsa Italiana del 6 luglio 2020 sul mercato AIM -nell’ambito del punto “Presidi in termini di governance e trasparenza – in vigore dal 16 settembre 2020” cita: “Si richiede alle società l’individuazione di un investor relations manager (anche non esclusivamente dedicato a tale attività), per assicurare agli investitori un punto di riferimento interno e costante. Tale individuazione dovrà essere effettuata e comunicata al mercato entro il 31 dicembre 2020.”
Accogliamo con molto favore questa modifica volta a valorizzare ancora di più il ruolo chiave e sempre più rilevante dell’IRM o IRO, Investor Relator Officer.
Nella definizione di Borsa Italiana, “l’IR è il soggetto incaricato della gestione dei rapporti con investitori e intermediari nell’ambito di una società che ha emesso strumenti finanziari quotati. La figura dell’Investor Relator risponde a un’esigenza di comunicazione della società con l’esterno completa e trasparente. In particolare, l’attività dell’Investor Relator è mirata ad assicurare il corretto posizionamento e l’attrattività di uno strumento finanziario sul mercato, a sviluppare un mercato liquido e stabile per il titolo stesso, a garantire alla società la possibilità di collocare facilmente successivi aumenti di capitale e a promuovere una base solida e diversificata di azionisti. Può essere sia un soggetto interno, sia un soggetto esterno alla società. “
Nella definizione del NIRI, il National Investor Relations Institute (USA), “IR is a strategic management responsibility that integrates finance, communication, marketing and securities law compliance to enable the most efficient two-way communication between a company, the financial community, and other constituencies, which ultimately contributes to a company’s securities achieving Fair Valuation”
L’Investor Relator Officer è la parte visibile dell’Azienda più vicina ai mercati finanziari, il front man/woman di una squadra di managers che lavora per rendere l’impresa più comprensibile all’esterno. Avere competenze tecniche, per analizzare i processi aziendali e dialogare con sell and buy side, e comunicative per spiegare tali processi, è indispensabile. La professionalità di un buon Investor Relator Officer dipende da una conoscenza approfondita del mondo finanziario con i suoi operatori, i mercati e i prodotti, da una solida preparazione nelle materie economico-finanziarie, da un’ottima padronanza delle tematiche normative (Direttive Comunitarie, Regolamentazione Consob e Borsa Italiana) ed infine da tecniche di comunicazione (inclusa la necessità di saper comunicare anche in lingua inglese). Tali doti relazionali devono essere saldamente fondate sulla trasparenza, sulla correttezza e su un forte senso etico.
Uno dei principali ruoli dell’IRO è di riconoscere e monitorare le aspettative del mercato e cercare di interpretare e trasmettere, ai vertici aziendali, le istanze dei soggetti che vi operano. Tutto ciò deve essere fatto con l’unico obiettivo di diffondere il valore potenziale dell’impresa con la massima trasparenza possibile. Per svolgere un tale compito è necessario possedere l’accesso il più possibile completo a tutte le informazioni rilevanti passate, presenti e future che riguardano l’azienda; per questo motivo può trattarsi anche di un’area indipendente – all’interno dell’organigramma o addirittura esterna – con un riporto diretto all’Amministratore Delegato. Più di sovente l’IRM riporta direttamente al CFO, il cui rapporto di collaborazione, confronto o addirittura di simbiosi (in molti casi) è nella natura del tipo di attività.
La diffusione del VALORE CREATO E POTENZIALE può essere garantita attraverso il perseguimento di diversi obiettivi, tra i quali vi sono: l’aumento della “copertura” da parte degli analisti finanziari; la diminuzione della dipendenza dagli investitori nazionali, il monitoraggio continuo dei concorrenti e, infine, la riduzione del divario tra il valore intrinseco aziendale e quello di mercato.
Tra le attività dell’IRO, incluse quelle di Comunicazione Finanziaria, possiamo citare (lista non esaustiva):
By continuing to use the site, you agree to the use of cookies. more information
The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.